I punti in cui si articola

• Ridurre di due terzi , fra il 1990 e il 2015, il tasso di mortalità infantile sotto i 5 anni

Lo stato dell’arte al 2005

Ogni anno muoiono non meno di 11 milioni di bambini sotto i cinque anni. Come dire 30.000 bambini ogni giorno. La maggior parte di loro vive nei paesi in via di sviluppo e muore a causa di una malattia o di una combinazione di malattie che si potrebbero prevenire e curare se solo in quei paesi ci fossero i mezzi.

A volte la causa è semplicemente la mancanza di antibiotici per affrontare una polmonite o di sali per la reidratazione in caso di diarrea.

millenium 38L’azione mondiale per la sopravvivenza dei bambini è una sfida in corso. Nel 1960 un bambino su cinque moriva prima dei cinque anni. Dal 1990 la quota è scesa a uno su dieci. Tale progresso aveva fatto nascere la speranza che la mortalità infantile sarebbe potuta essere ridotta di due terzi entro il 2015, l’obiettivo del Millennium Development Goal 4. Ma i miglioramenti proprio dal 1990 sono rallentati. Solo l’Africa settentrionale, l’America Latina e i Carabi e il sud-est asiatico mantennero il loro passo rapido. In quelle regioni la crescita economica, la miglior nutrizione e l’accesso alla cura della salute determinarono concreti miglioramenti nella sopravvivenza infantile.

Ma nell’Africa subsahariana, dove si verificavano almeno la metà di tutte le morti infantili al di sotto dei cinque anni, i progressi sono stati assai deludenti. Le ragioni sono molte, a partire dalla mancanza di prevenzione e di sistemi di cura per organismi fragili alla stagnazione socio-economica dovuta alle guerre, all’instabilità, all’Aids. Paesi di altre regioni, inclusi la Cambogia e l’Iraq, allo stesso modo coinvolti in conflitti, hanno visto la mortalità infantile aumentare sensibilmente o non migliorare fin dal 1990. Paesi colpiti dall’Aids, in particolare l’Africa del sud, hanno registrato un incremento della mortalità prima dei cinque anni.

millenium 35Metà di tutte le morti infantili sono a carico di cinque malattie (Aids incluso). Tra quelle che si potrebbero eliminare attraverso vaccinazioni, il morbillo è la principale causa di morte: contro il morbillo da più di quarant’anni però è disponibile un vaccino sicuro, efficace e relativamente economico. Ancora oggi questa malattia molto contagiosa colpisce ogni anno 30 milioni di bimbi uccidendone 540.000 e lasciandone molti altri ciechi o sordi. La vaccinazione contro il morbillo va avanti lentamente a copertura globale, ma rimane indietro nell’Africa subsahariana dove più di un terzo dei bambini non è ancora protetto.

Con risorse adeguate e politiche appropriate, milioni di giovani vite potrebbero essere salvate attraverso una prevenzione semplice, collaudata ed economica e misure terapeutiche. In ogni caso, se la tendenza attuale continua, la mortalità di bambini sotto i cinque anni, tra il 1990 e il 2015, diminuirà del 15 per cento in tutto il mondo. Questo risultato è molto lontano dall’obiettivo della riduzione di due terzi cui si erano impegnati i leader mondiali nel 2000.